La Guida Peritoinforma

La Guida PeritoInForma è la prima ed unica guida Pratica per lo svolgimento  degli incarichi di Consulente Tecnico Giudiziario (Consulente Tecnico d’Ufficio- CTU, Perito d’Ufficio, Consulente Tecnico di Parte- CTP)

Perché l’esigenza di una Guida  Passo- Passo?

Quando ho iniziato la mia carriera di consulente tecnico giudiziario, mi sono reso conto che, nonostante avessi frequentato i corsi e nonostante avessi una buona preparazione tecnica nelle mie materie di competenza, mi mancava una mappa di quello che dovevo fare; per cui ero spaesato, timoroso e tormentato da centinaia di dubbi.

Finché un giorno, leggendo un articolo sull’ottimizzazione dei processi industriali, ho realizzato un concetto molto importante: qualsiasi fabbrica produce attraverso un processo, un sistema codificato in X passi, con Y controlli e Z tempistiche.

Allora mi sono detto: “perché non creare un codice, un sistema che passo dopo passo mi aiuti ad ottimizzare lo svolgimento dell’incarico? ”

Esattamente come in un processo industriale, dovevo prevedere delle fasi, delle tempistiche e degli ingredienti di lavorazione per essere sicuro di azzerare gli errori.

Cosi, dopo anni di continui aggiustamenti, ho elaborato una Guida Passo- Passo per l’ esecuzione degli incarichi di consulente tecnico giudiziario.

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Oggi posso dire che la preparazione tecnica di base non è assolutamente sufficiente per svolgere correttamente un incarico di Consulente Tecnico Giudiziario (ossia CTU, CTP o Perito): per cui, per esempio, un buon geometra NON è, automaticamente, un buon Consulente Tecnico Giudiziario!

Ogni incarico di consulenza tecnico- giudiziaria nasconde una miriade di problematiche, insidie, trappole: vere e proprie bombe pronte ad esplodere da un momento all’altro lasciando il malcapitato Consulente Tecnico in un mare di guai!

Non ci credi? Sono troppo tragico?

Ecco cosa ti può capitare:

  • non segui le procedure previste per legge;
  • commetti errori comportamentali;
  • non sai impostare e gestire le trattative per la conciliazione, incarico sempre più frequente: in questo caso, la tua unica strategia è dire alle parti  qualcosa come: “cercate di mettervi d’accordo”, ” ci sono i margini per un accordo?”, ecc..
  • commetti errori nella gestione della privacy (che nel settore giudiziario prevede un approccio diverso da quello classico).

Quali sono le conseguenze?

Beh, in estrema sintesi posso dirti che:

  • Nel migliore dei casi, la tua carriera si avvierà verso una prematura ed ingloriosa conclusione: nessuno vorrà più affidarti incarichi (né il Magistrato, che si segnerà il tuo nome nella lista nera, né gli avvocati delle parti , che sono sempre molto attenti alle qualità dei consulenti per affidare, in futuro, incarichi di CTP): una buona fetta di possibili guadagni che va in fumo! Eppure sarebbe bastato organizzarsi per tempo!
  • In casi peggiori:
    • rischi di pagare sanzioni elevate o, addirittura, la reclusione!!!! Sto esagerando? Ok, non devi credere a me: corri a leggere le sanzioni previste dal D. Lgs 196/2003 (Codice della Privacy)- articoli dal 161 al 172 o quelle dell’art. 328 del Codice Penale (Omissione d’Atti d’Ufficio, reato nel quale è facilissimo inciampare se non si hanno adeguate conoscenze);
    • Rischi di pagare pesanti risarcimenti danni alle parti (art. 64 del Codice di Procedura Civile “il consulente tecnico è in ogni caso tenuto a risarcire i danni causati alle parti dall’esecuzione dell’incarico ricevuto”).

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La maggior parte dei consulenti tecnici giudiziari (Periti, CTU e CTP), prima o poi, incorre in queste problematiche o in altre di minore impatto, ma sempre drammatiche. E sai perché?

  1. Perché non ha alcun tipo di formazione in materia e ritiene, a torto, di poter svolgere gli incarichi “ a braccio” e/o sulla scorta dell’esperienza tecnica e/o “copiando/incollando” relazioni di altri colleghi, dimenticando che non basta l’esperienza nel proprio campo per essere un buon consulente tecnico giudiziario.

Sono tantissime le situazioni spiacevoli che possono accadere con il “fai da te”: ad esempio, una delle più odiose è quella di dover restituite l’intero compenso, magari dopo alcuni mesi che è stato ricevuto e magari speso o impiegato per altre faccende. Questa è una situazione che avviene molto spesso, principalmente per due motivi:

  • l’intera consulenza viene annullata, a causa di uno o più errori commessi dal consulente/perito;
  • il consulente non conosce bene la procedura di richiesta pagamento: NO, non è sufficiente inviare la fattura ed aspettare il pagamento!
  1. Perché, ancora peggio, ha seguito percorsi di formazione non idonei:
  • Corsi offerti da società di formazione che trattano di tutto: dai corsi per barman e pizzaiolo (con tutto il rispetto), ai corsi per certificatore energetico, ai corsi di interior design; la “formazione” è generalista per sua stessa natura. Cosa ti puoi aspettare in questi casi? Te lo dico io, ci sono passato:
      • Quando va bene, una mediocre accozzaglia di testi di legge e contenuti di dubbia utilità; quando va male un’enorme confusione, oltre che un’inutile perdita di tempo e denaro;
      • In ogni caso non ti danno una mappa, un sistema passo- passo, ma solo un pò di materiale alla rinfusa, senza che te ne sia chiara l’utilità e senza  mostrarti i collegamenti logici tra i vari pezzi: cosa che solo un approccio sistematico sistema può darti;
      • non ti danno un’assistenza post corso; tutti i dubbi ti rimangono sul “groppone” e ti paralizzano nello svolgimento pratico dell’incarico.
  • Corsi offerti dall’Ordine/Collegio di appartenenza: in questi casi la selezione dei relatori è un tantino più rigorosa, ma la durata minima degli eventi (spesso un solo pomeriggio o una sola giornata) non è assolutamente sufficiente per affrontare adeguatamente la miriade di questioni concernenti le perizie e consulenze tecniche.
  • Percorsi di formazione di alto livello,  con docenti professori universitari, ma che di pratico hanno poco o nulla, oltre ad essere eccessivamente (ed inutilmente) costosi in termini economici, scomodi in termini logistici, lunghi in termini di tempo (sono percorsi che durano mesi e mesi).

La buona notizia è che, se sei in possesso di un sistema passo- passo, puoi ridisegnare e migliorare la tua carriera sia con incarichi d’Ufficio (CTU e Perito) sia soprattutto di Parte: nel momento in cui sarai riconosciuto come un consulente tecnico altamente preparato, le tue possibilità ed i tuoi incarichi aumenteranno in maniera vertiginosa.

Da parte tua,  oltre ad una buona dose di volontà per imparare, dovrai soltanto metterci la  preparazione specifica nella tua materia di competenza. E ti posso assicurare che non serve essere un tuttologo della tua materia: ti bastano 2-3 micro-settori. Diventerai, in breve tempo, un consulente tecnico rispettato e ricercato da Magistrati (per incarichi da CTU/Perito) ed Avvocati (per incarichi da CTP).

Si- è possibile! Ti serve solo una mappa, un sistema che passo dopo passo, ti aiuti durante tutto l’iter dell’incarico: seguendo il sistema, sarai certo di mettere i “pezzi del puzzle” nel giusto posto.

Puoi anche far senza, certo, ma farai molta più fatica e sarai uno dei tanti…

Ora Scegli Tu!

Vuoi rischiare di veder finita sul nascere la tua carriera di consulente tecnico giudiziario?

Vuoi rischiare di pagare decine di migliaia di euro in risarcimenti danni, sanzioni o addirittura la reclusione?

Vuoi rischiare di spendere soldi in corsi di formazione inutili?

Ok, se vuoi rischiare questo, abbandona questo blog. Subito!

Se invece vuoi saperne di più, allora clicca su questo link e  guarda la descrizione dettagliata della guida.

 

 

 

2 commenti su “La Guida Peritoinforma

  1. Alberto

    Salve, mi trovo in una situazione che anni fa non vi era. Una giudice ha stabilito il CTU in 1.200 euro piu’ Iva di compenso e la cosa mi pare folle. Premetto che è un problema sanitario.
    C’è stato un errore in un Ospedale, e tre giorni dopo operato in un altro. E palese che vi sia un errore. Come si fa a chiedere tutti questi soldi. Andrò a fondo della cosa, ma vorrei una risposta. Grazie.

    Rispondi
    1. Michele Dimonte Autore del post

      Salve Alberto.
      Premesso che questo è un blog rivolto a consulenti e non a normali cittadini, non ho capito se mi sta chiedendo un parere o altro. Le posso dire che i compensi dei CTU vengono determinati mediante alcuni criteri codificati dalla Legge e che avverso la loro determinazione è possibile fare ricorso. Ma su questo deve consultarsi con un avvocato. Cordialità. Michele Dimonte

      Rispondi

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