CTU, CTP, Perito d’Ufficio: qual è la procedura per iniziare ad operare in questi ruoli? Quali sono gli adempimenti burocratici?
In questo articolo, inserisco tutte le informazioni di base che dovrebbe avere una persona che vuole cominciare il percorso di CTU, CTP, Perito d’Ufficio
Innanzitutto, partiamo dalle…
Definizioni di CTU, CTP, Perito d’ufficio.
CTU è l’acronimo di Consulente Tecnico d’Ufficio.
Per la legge (art. 61 del Codice di Procedura Civile), il CTU è un professionista in possesso di conoscenze specifiche in un determinato campo (ad esempio, è un ingegnere, un medico, un commercialista), che aiuta il Giudice a comprendere meglio gli atti di un procedimento giudiziario, tutte le volte che questo verte su materie specifiche che il Giudice non conosce.
Questa è la definizione iper- sintetica.
La stessa definizione si applica per il Perito d’Ufficio: l’unica differenza tra CTU e Perito d’Ufficio è che il CTU opera in ambito civile, mentre il Perito d’Ufficio opera in ambito penale.
E’ molto frequente, anche tra gli addetti ai lavori, l’utilizzo del termine “perito” per indicare sia il CTU, sia il Perito d’Ufficio, sia il CTP.
E’ solo una questione di terminologia.
La cosa importante da capire è che in ambito civile l’ausiliario del giudice è il CTU, mentre in ambito penale l’ausiliario del giudice è il Perito d’Ufficio.
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Definiti quindi il CTU e il Perito d’Ufficio, resta da definire il ruolo del CTP, ossia il Consulente Tecnico di Parte.
E’ una figura espressamente prevista dalla legge (art. 201 Codice di Procedura Civile e art. 225 Codice di Procedura Penale).
Il CTP non è un organo di garanzia, non è un’istituzione neutrale: il suo ruolo è quello di difendere, da un punto di vista tecnico, la parte che assiste.
L’unica eccezione è il consulente tecnico del pubblico ministero (PM).
In un processo penale, il PM è una delle parti; ne consegue che il suo consulente tecnico è un consulente tecnico di parte.
E’, ovviamente, auspicabile che abbia un atteggiamento equilibrato perché rappresenta comunque un Organo di Garanzia, appunto il PM.
Queste, dunque, sono le tre figure tecniche all’interno di qualsiasi procedimento civile e penale in Italia.
Questo blog è nato per condividere informazioni e strumenti per svolgere al meglio gli incarichi di CTU, CTP e Perito d’Ufficio.
Allora, cosa bisogna fare, nella pratica, per iniziare ad operare come CTU, CTP e Perito d’Ufficio?
Cominciamo dal ruolo di CTU.
Il primo passo è l’iscrizione presso il Tribunale della propria residenza (l’iscrizione è unica, nel senso che non è possibile iscriversi a più Tribunali).
L’iscrizione può essere fisica oppure digitale, a seconda di come è organizzato il Tribunale.
Bisogna, quindi, prendere contatti con il Tribunale per acquisire un po’ di informazioni dettagliate, che qui non posso dare in quanto diverse tribunale per tribunale.
Operativamente, si fa una istanza di iscrizione all’Albo dei CTU, corredata da un bollettino per il pagamento di una tassa governativa, dal certificato penale di assenza di carichi penali e dal certificato di appartenenza al proprio Ordine o Collegio.
Qui c’è da fare una piccola annotazione: coloro che esercitano una professione regolamentata dalla Legge, per la quale quindi esiste un Ordine o un Collegio (Ingegneri, Geometri, Medici, Commercialisti, ecc), devono necessariamente essere iscritti al proprio Ordine/Collegio, prima di presentare l’Istanza di iscrizione all’Albo dei CTU.
Però, è possibile iscriversi all’Albo dei CTU anche per professioni non regolamentate, ossia per le quali non sono previsti Ordini o Collegi.
In questo caso, naturalmente, non serve allegare il certificato di appartenenza all’Ordine/Collegio di questa professione però, ovviamente, bisogna allegare altri titoli che attestino la propria professionalità.
Per completezza, anche nel caso in cui il candidato CTU è già iscritto ad un albo professionale, ha la possibilità di allegare ulteriori titoli che attestino il possesso di specifiche professionalità in un certo campo.
Oltre a questi adempimenti, in alcuni Tribunali sono richiesti altri documenti (ad esempio, un certificato di residenza).
Infine, in alcuni Tribunali, è prevista una verifica delle anzianità di iscrizione al proprio Albo professionale: cioè il CTU deve dimostrare di avere un certo numero di anni pregressi di iscrizione al proprio Albo (2 anni, 3 anni o 5 anni, a seconda degli usi di quel Tribunale) .
Depositata l’iscrizione, che si fa?
Non bisogna fare altro che aspettare…
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Ci sarà una riunione di un apposito Comitato del Tribunale che prende le decisioni sulle iscrizioni all’Albo dei CTU del Tribunale.
Questo Comitato si riunisce periodicamente, mediamente ogni tre-quattro mesi, e si esprime sulle candidature ricevute.
Nella stragrande maggioranza dei casi, a meno che non ci siano problemi particolari (ad esempio sul certificato penale), la domanda d’iscrizione è sempre accettata.
A quel punto, al candidato CTU arriverà una comunicazione di avvenuta iscrizione e, da quel momento, dovrà aspettare che un Giudice lo nomini CTU in un procedimento giudiziario.
Per il Perito d’Ufficio valgono esattamente le stesse considerazioni, l’unica differenza è che per iscriversi all’Albo dei Periti d’Ufficio è necessaria un’iscrizione pregressa (di 2 anni o 3 anni a seconda del Tribunale) all’Albo dei CTU.
Nel caso del CTP, invece, non esistono tutti questi limiti: semplicemente, basta l’incarico della persona che deve affrontare un procedimento giudiziario ed ha bisogno di un CTP.
Questi sono in sintesi gli adempimenti per iniziare una carriera come CTU, CTP, Perito d’Ufficio.
Come puoi notare, la strada più breve è quella di cominciare dalle CTP, in quanto non ci sono grosse complicanze burocratiche.
…e che sia un’ottima consulenza
Michele Dimonte
PeritoInForma TM- La Guida Pratica per Consulenti Tecnici Giudiziari
ciao
non hai detto una cosa importante
dal tribunale viene richiesto dio produrre una documentazione che attesti laa prorpia esperienza nel settore,
lettere di incarico
fatture
ma se uno vuole iniziare come si fa ad ottemperare a questa richiesta?
grazie
Ciao Salvina.
Si, è una richiesta che fanno in certi Tribunali.
E sembra il classico cane che si morde la coda: ossia, se uno non inizia come fa a fare esperienza?
In realtà, l’esperienza richiesta NON si riferisce ad incarichi di CTU (per i quali scatterebbe il “cane che si morde la coda”) ma a generica esperienza professionale nel campo in cui si aspira fare da consulente: meglio ancora se questa esperienza è stata effettuata come CTP (ricordati che per esercitarte come CTP non serve iscrizione ad albo): un professionista che ha gia esercitato come ctp è molto piu appetibile di un normale professionista con esperienza generica.
Se non sai da dove iniziare per ottenere incarichi da CTP , dà un’occhiata all’ Evento Guadagnare con le Perizie: https://peritoinforma.com/3921-2 e https://peritoinforma.com/3884-2
Spero di aver chiarito i dubbi. In caso contrario sono qui
Michele