Qgni volta che ricevi un incarico di consulente tecnico d’ufficio, c’è una caratteristica che dovrebbe sempre guidare il tuo comportamento: parlo del rigore morale.
In ogni momento dell’incarico, dal giuramento fino al deposito della relazione, dovresti sempre tenere la “retta via” da un punto di vista morale.
Già! Nel corso degli incarichi possono accadere tanti avvenimenti, potenzialmente in grado di influenzare l’operato e l’atteggiamento del consulente tecnico.
Ed allora, come consulente tecnico d’ufficio devi avere la capacità di rendere impermeabile il tuo atteggiamento alle condizioni esterne.
Non è affatto facile non subire l’influenza esterna nel corso degli incarichi.
E’ necessaria una grande energia psichica.
L’immagine che rende meglio l’idea è quella della corazza: idealmente, ogni consulente tecnico d’ufficio deve indossare una corazza inscalfibile per rimanere insensibile alle influenze esterne.
Invece, capita spesso il contrario!
In molti casi l’atteggiamento delle parti in causa e/o dei loro avvocati riesce ad influenzare l’operato e l’atteggiamento del consulente tecnico d’ufficio.
Un atteggiamento molto frequente, specie per chi è alle prime armi nel ruolo di consulente d’ufficio, è quello di mostrarsi accondiscendenti di fronte all’aggressività oppure, al contrario, forti e sicuri di sé quando davanti hanno parti in causa e/o avvocati dall’atteggiamento pacato (o sommesso).
Questo atteggiamento ha radici psicologiche molto profonde ed esiste in ognuno di noi, in maniera più o meno accentuata. Fa parte dell’indole umana.
In epoca romana, era molto in voga il detto:
“In praetoriis leones, in castris lepores” (leoni nei palazzi e lepri nei campi di battaglia).
Ma se è vero che questo atteggiamento fa parte dell’indole umana, è altrettanto vero che siamo in grado di controllarlo e di gestirlo.
Questa raccomandazione, sempre valida in tutti i campi della vita, vale ancor di più in un settore tanto delicato come quello giudiziario.
Naturalmente, esiste anche l’atteggiamento opposto: ossia consulenti tecnici d’ufficio che,di fronte alle adulazioni messe in atto dalle parti in causa e/o dai loro avvocati, cadono nel tranello di ammorbidirsi.
E’ sempre un fatto di energia psichica: in questo caso l’energia psichica dell’adulatore sta prevalendo su quella dell’adulato.
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Continuando con la rassegna degli atteggiamenti sbagliati, non posso non ricordare quei consulenti tecnici d’ufficio che “impongono” la loro energia psichica:
sono quei consulenti che io chiamo “dittatori duri e puri”.
Consulenti, cioè, che per il semplice fatto di essere un Organo della Giustizia, si sentono investiti da un potere divino e credono di poter prevaricare sempre tutto e tutti.
Non c’è nulla di più sbagliato!!!
Se ti viene questa tentazione, fattela passare. Subito!
Non è un modo giusto di fare le cose: devi, SEMPRE, ascoltare tutti.
Ascolta tutti!
Poi, deciderai con la tua testa, su quello che ti hanno detto, suggerito, proposto, ecc..
Ascolta tutti ma decidi con la tua testa.
Devi SEMPRE ascoltare perché è tuo preciso dovere. E già questo dovrebbe bastarti come motivo.
Ma te ne do un altro.
Le parti in causa ed i rispettivi avvocati possono sempre darti nuove idee, nuovi spunti, nuovi punti di vista
A volte lo fanno perché sinceramente animati dalla voglia di aiutarti.
Altre volte lo fanno perché vogliono evidenziare i loro punti di forza nella vicenda (come è giusto che sia).
Altre ancora lo fanno per dimostrarti qualcosa, per nasconderti qualcosa, per ingannarti, per spostare la tua attenzione.
Per cui, in definitiva, tutte le loro affermazione, proposte, osservazioni sono sempre ben accette perché aggiungono, comunque, una possibilità in più.
Devi solo stare attento a filtrare .
Quindi,
quando ricopri il ruolo di consulente tecnico d’ufficio, ascolta tutti ma decidi con la tua testa.
Ricordati sempre che stai facendo qualcosa per il Bene Comune, per la Giustizia, non per te e per il tuo tornaconto.
Sei un organo della Giustizia!
In molti casi, quello che scrivi, ha un impatto non solo sulla Giustizia, non solo sulle persone direttamente coinvolte nella vicenda, ma anche sulla vita di tante altre persone, direttamente o indirettamente correlate (pensa ad esempio ai famigliari delle persone coinvolte).
In conclusione, quindi, il tuo atteggiamento deve essere assolutamente rigoroso.
Devi andare avanti per la tua strada, senza farti influenzare da niente e nessuno, ma devi tener conto di tutto.
Anche perché, se sbagli …(ridiamo un poì con questo video :-))
Potresti essere chiamato a risarcire danni, restituire il compenso, pagare sanzioni.
Se fai errori nella tua consulenza, ne verrà fuori una sentenza ingiusta.
Se sbagli a trattare i dati e quindi non adotti una corretta gestione della privacy, rischi decine di migliaia di euro di sanzioni e/o la reclusione.
Se dalla tua consulenza vien fuori un danno per una delle parti in causa, dovrai risarcirle i danni.
Alla fine, dunque, la raccomandazione è sempre quella:
Ascolta tutti ma decidi con la tua testa.
…e che sia un’ottima consulenza
Michele Dimonte
PeritoInForma TM– La Guida Pratica per Consulenti Tecnici Giudiziari
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