Cosa pensa di solito il 99% dei CTP?
Ne ho conosciuti tantissimi, decine e decine, nel corso dei miei tanti incarichi di CTU e CTP e sono giunto alla conclusione che le 4 “convinzioni killer” della maggior parte dei CTP sono le seguenti:
- Essere aggressivo con il CTU (oppure, al contrario, essere estremamente morbido con il CTU);
- Promettere al cliente di difenderlo a spada tratta ed “all’ultimo sangue”, costi quel che costi, stile “Tana delle Tigri”;
- Esporre tutti gli errori del CTU nella relazione di CTP;
- Durante le operazioni peritali, rendere impossibile la vita al CTU.
Anche tu hai qualcuna di queste convinzioni?
Ti do una brutta notizia: non te la prendere, so che probabilmente ti hanno detto di fare così, hai sempre visto fare così, ecc., ma sono tutte convinzioni sbagliate, tutte!
E ti spiego perché.
Seguimi…
Convinzione Killer n°1- Il CTP aggressivo
Te lo dico subito: se sei aggressivo con il CTU, perderai rapidamente la sua stima!
Se lo indispettisci in questo modo, te lo fai nemico! Subito, istantaneamente!
Ok, dovrebbe essere neutrale, equilibrato e tutto quello che vogliamo, ma è pur sempre un essere umano, con le sue emozioni e le sue debolezze!
Se lo attacchi, stai pur certo che in lui si faranno strada i sentimenti (presenti in tutti gli esseri umani!) dell’autodifesa e della vendetta: anche se alcuni di noi sono più bravi a nasconderli, sono sentimenti ancestrali che abbiamo dentro sin dalla Preistoria, quando l’Uomo viveva nelle caverne e doveva essere necessariamente aggressivo se voleva sopravvivere alle belve che lo circondavano.
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Se lo attacchi in modo aggressivo ed ha un minimo di esperienza, ti avverto che ti sei cacciato in un mare di guai: un CTU esperto sa quali corde deve toccare, sa quali discorsi fare e cosa scrivere per squalificarti immediatamente agli occhi del Giudice (oltre che del tuo cliente e dell’avvocato che lo segue).
Per dirla in altri termini, alla prima occasione utile rovescerà su di te quintali di m…a! Ma così tanta che ci resterai annegato. 😥
Ok, forse ho esagerato! Ma volevo essere sicuro che capissi! 😉
A parità di altre condizioni, la relazione del CTU vale 10 e quella del CTP vale 1.
Ti è chiaro come stanno i pesi della faccenda?
Il CTP parte in una condizione di netto svantaggio: se il CTP dice “A” e il CTU dice ” B”, il Giudice tenderà a seguire quello che dice il CTU (tranne che per i CTP che sanno quali metodologie e trucchi utilizzare).
Stai pur certo che il Giudice, nella stragrande maggioranza dei casi, prenderà la relazione e le argomentazioni del CTU come riferimento per le sue decisioni.
Se questo avviene in condizioni normali, immagina cosa succede quando il CTU esperto, che hai aggredito, amplifica il dislivello tra te e lui.
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Non ti sto certo dicendo di fare il lecchino e di aprigli la portiera dell’auto!
Tutt’altro!
Ti sto semplicemente dicendo di essere professionale, equilibrato.
Essere aggressivo non va bene anche quando il CTU è alla sua prima esperienza: in questo caso, il CTU è psicologicamente bloccato, ha paura dei possibili errori; per cui, se sei aggressivo, è probabile che si chiuda a riccio, respingendo mentalmente qualsiasi tuo apporto futuro e, magari, restando anche più impressionato e più influenzato dal CTP tuo “avversario” che è stato più gentile ed accondiscendente con lui.
Anche essere troppo morbido con il CTU non è una buona idea! Questo perché, nei casi in cui avrà qualche dubbio su qualche aspetto della vicenda (capita sempre, in ogni procedimento giudiziario!), tenderà a considerare meno importante la tua posizione (e quella del tuo cliente) perché, in cuor suo, sa che sei morbido e che non ti “ribellerai”. Questo problema si verifica soprattutto quando il CTU è alle prime armi.
Se si tratta invece di un CTU navigato, la troppa morbidezza potrebbe puzzargli di lecchinaggio e quindi potrebbe indispettirsi: potrebbe pensare che vuoi nascondergli qualcosa e/o vuoi “truffarlo” su qualcosa. Otterresti, quindi, l’effetto contrario.
Convinzione Killer n°2- Il CTP eroe
Non è un’ottima idea anche promettere al cliente di difenderlo “all’ultimo sangue”.
Innanzitutto perché non sempre è possibile e poi perché, molte volte, è inutile!
Te lo spiego con un parallelo.
Ad un avvocato che difende un assassino schiacciato da prove evidenti , non importa dimostrare a tutti i costi che il suo cliente non è un assassino!
Il suo unico scopo è difenderlo! Ossia, all’atto pratico, cercare le migliori condizioni possibili permesse dalla Legge ed adattabili a quella situazione: ad esempio, cercherà di far ottenere una pena più morbida, cercherà di allungare i tempi processuali, ecc.
Nel caso del CTP è esattamente la stessa cosa: il tuo unico scopo è fare gli interessi del cliente nei limiti del possibile e di quello che ti permette la Legge e le circostanze. Non devi fargli da padre o da guardia del corpo!
Tu sei il suo difensore tecnico! Punto!
Solo se ti poni in queste condizioni, sarai in grado di dettare la strategia difensiva tecnica al cliente ed al suo avvocato, piuttosto che subirla e diventare un” servo” della loro strategia, il CTP che scrive “quello che vogliono loro”.
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Convinzione Killer n°3- Il CTP pedante
Esporre tutti gli errori del CTU nella relazione CTP? Pessima idea!
Attento: un conto è cercare gli errori, un altro è inserirli tutti nella relazione di CTP!
Gli errori del CTU vanno sempre ricercati e individuati (più ne trovi meglio è!), ma mai utilizzati ed esposti tutti.
Ok? Chiara la differenza?
Bisogna cercarli tutti, ma non utilizzarli tutti ( il numero di errori da utilizzare fa parte della strategia difensiva che si vuole adottare).
Se riporti in relazione di CTP tutti gli errori commessi dal CTU, non è sempre vero che ne guadagni in credibilità, ma è sempre vero che ottieni due effetti indesiderati…sempre(!):
a.indispettisci il CTU, ne deriva tutto ciò di cui ti ho già parlato prima con la conseguenza che il tuo impatto come CTP scende a zero!
b.ti fai percepire come il “farmacista” con il bilancino di precisione quindi, tendenzialmente, come una persona che non propone nulla; per cui la tua relazione di CTP avrà peso uguale a zero!
Convinzione killer n°4- Il CTP rompiscatole
Infine, è una pessima idea rendere impossibile la vita al CTU nel corso delle operazioni peritali!
Perchè? Leggi qui sotto:
a. lo indispettisci e quindi… (vedi sopra);
b. rischi di distogliere la sua attenzione da aspetti importanti che potrebbero giovare alla tua parte;
c. rischi che non segua i tuoi suggerimenti e le tue indicazioni.
Dunque, alla fine di tutto, qual è la morale della favola? Qual è l’insegnamento che puoi trarre da tutto questo?
La cosa fondamentale per essere un ottimo CTP consiste nell’essere responsabile, corretto, equilibrato.
Devi essere consapevole che, se non pensi in questi termini, la tua preparazione tecnica non sposterà di un millimetro l’esito della vicenda giudiziaria.
Se, invece, lavori in questa direzione, se appari corretto, responsabile e rispettoso, i tuoi scritti saranno valutati con molta più attenzione dal Giudice e soprattutto dal CTU stesso che potrebbe inserire nelle sue conclusioni anche tuoi argomenti, che sono punti di forza del tuo cliente.
Chi ti legge percepisce in te questa serietà, questo equilibrio, quindi ti percepisce come un CTP di valore ; al contrario, se persegui con le convinzioni sbagliate di cui abbiamo parlato, la tua efficacia difensiva scenderà bruscamente e, di conseguenza, il numero dei tuoi incarichi si ridurrà drasticamente o si azzererà.
E’ molto semplice!
A te la scelta!
…e che sia un’ottima consulenza!
Michele Dimonte
PeritoInforma TM– La GuidaPratica per Consulenti Tecnici Giudiziari
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