Formazione specifica per CTU, CTP: perché peritoinforma.com?

By | Aprile 22, 2016

Formazione Specifica per CTUFormazione specifica per CTU, CTP, Periti d’Ufficio: dove trovarla?

In questo articolo, ti parlo del perché ho voluto costruire peritoinforma.com: un blog di Formazione specifica per CTU, CTP e Periti d’Ufficio. Immediatamente applicabile. Passo- passo.

Se ci fai caso, ho utilizzato 3 concetti:

  1. Formazione;
  2. Specifica;
  3. Immediatamente applicabile. Passo- passo.

Bene, a ciascuno di questi 3 concetti corrisponde uno dei motivi principali (ce ne sono anche altri!) per cui è nato peritoinforma.com.

E se mi segui un attimo vedrai che, in ciascuno di questi tre motivi, troverai ottime notizie per te!

Partiamo dal primo motivo.

Perché un blog di formazione?

Risposta super brevissima:

Perché non c’è nulla in materia; in questo settore c’è solo (poca) informazione.

Risposta breve:

La risposta breve è in questo articolo.

Quando hai tempo ci dai uno sguardo! 😉

Risposta lunga.

Probabilmente sai già che uno dei più grandi problemi che ha la Giustizia Italiana è la poca (se non assente!) preparazione dei CTU, CTP e dei Periti d’Ufficio.

Infatti, per svolgere questi ruoli, basta la sola iscrizione all’Albo del Tribunale per i CTU e per i Periti e nessun tipo di iscrizione per i CTP.

Proprio così: non è prevista alcuna verifica dell’effettiva preparazione del candidato! Assurdo, non credi?

Certo, questa può essere una buona notizia per chi ci vede un’opportunità lavorativa (e lo è, non c’è dubbio su questo!); però, in molti casi, un CTU non sufficientemente preparato è destinato a commettere un’infinità di errori.

E, quando parlo di preparazione, non intendo la preparazione tecnica specifica per la propria  materia: se sei un ingegnere elettrico, ad esempio, è scontato che tu debba conoscere un po’ di fondamentali sugli impianti elettrici;

parlo, invece, della preparazione sulla materia giudiziaria: cioè, cosa deve e non deve fare un CTU o un CTP nelle varie fasi dell’incarico.

Senza questa preparazione è quasi ovvio che un CTU (o CTP) commetta errori.

Immagina un CTU alle prime armi e senza formazione specifica: è come un agnello che deve affrontare un branco di lupi affamati!!!

E sto parlando di lupi affamati che conosci benissimo anche tu:

sto parlando degli avvocati delle parti in causa che faranno di tutto per scovare tutti gli errori del CTU e per sfruttarli a proprio vantaggio.

Del resto è il loro lavoro.

Non sono brutte persone.

Semplicemente è questo il loro ruolo.

Devono fare questo.

Devono essere spietati!

Senza Formazione specifica per CTU sei come un agnellino davanti a lupi affamati

Ora immagina la scena:

  • da un lato, un agnello impaurito e dal passo incerto (il nostro CTU impreparato);
  • dall’altro, almeno 2 lupi affamati e molto, molto rapidi nei movimenti ( gli avvocati delle due parti, magari avvocati di grido e con tanta esperienza).

Mi segui?

Bene,  al primo passo falso l’agnellino verrà  azzannato e morirà!

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Ora, non so tu cosa ne pensi,  ma io non vorrei mai essere nei panni del nostro CTU incerto ed impreparato.

Purtroppo, il mondo giudiziario è pieno di trappole, di lupi affamati…

Magari l’agnellino riesce anche a sopravvivere: succede quando non commette errori molto gravi e riesce a farla franca.

Ma,  prima o poi, sarà azzannato: è scritto!

E allora, cosa fanno o dovrebbero fare i “giovani” agnellini per difendersi dai lupi?

Certo, non possono eliminare i lupi, ma possono alzare una barriera di protezione che li renda inoffensivi ed incapaci di fare del male.

Questa barriera di protezione ha un nome: Formazione specifica per CTU!

Alcuni CTU provano a seguire questa strada ed a formarsi, il problema è che cercano di farlo da autodidatti.

Le loro azioni standard sono:

  1. rastrellare qualche informazione su Internet;
  2. chiedere “dritte” a colleghi più anziani;
  3. copiare/incollare relazioni di altri colleghi, adattandole al caso specifico.

Tutto questo ha un nome ben preciso: si chiama “occhio mariuolo”!

Ora, intendiamoci, non c’è “niente” di male in questo atteggiamento;

d’altronde,  fa parte del pensiero comune ed è quello che i “vecchi” consigliano ai “giovani” di fare.

Si è sempre fatto così.

Sembra tutto a posto…

Ma, purtroppo, se ci pensi un attimo, scopri che non c’è niente di più pericoloso!

E sai perché?

Perché l’atteggiamento dell’”occhio mariuolo” è solo una raccolta disorganizzata di informazioni, senza alcun ordine logico!

In realtà, l’occhio mariuolo può rivelarsi anche utile,  ma solo DOPO che hai acquisito una struttura di base della materia e sai dove andare a mettere i “pezzi” che man mano “rubi”.

Ma se usi l’occhio mariuolo PRIMA di avere una struttura di base, tutto quello che puoi ottenere è:

  1. un’enorme confusione mentale;
  2. un appiattimento delle informazioni, nel senso che non riesci a distinguere le informazioni davvero importanti da quelle di contorno;
  3. un senso perenne di incompletezza, perché non potrai mai sapere se hai davvero raccolto (o rubato) tutto quello che c’era da raccogliere.

Quindi, riepilogando: PRIMA devi impostare la struttura; DOPO puoi arricchirla con le informazioni che “rubi” qua e là.

E invece, cosa fanno molti aspiranti CTU e CTP?

Esattamente il contrario di quello che andrebbe fatto (e poi si stupiscono di non ricevere incarichi!): si mettono alla ricerca di informazioni alla rinfusa, senza una struttura logica.

A tutto questo aggiungi che ci sono tantissimi aspetti del mondo giudiziario che un CTU/CTP impreparato non conosce.

Risultato?

In molti casi,  i CTU fanno errori madornali costringendo  il Giudice a nominare  un altro CTU (e a non riaffidare altri incarichi al primo CTU, mi sembra ovvio!).

Discorso analogo per i CTP: nessun avvocato vorrebbe avere a che fare con CTP che non conoscono determinati aspetti!

Ora che ti ho detto tutto questo…

Ti stupisci se tantissimi procedimenti  si bloccano proprio sulla CTU (o sulla Perizia d’Ufficio)?

Ti meravigli se i Magistrati tendono ad affidare gli incarichi sempre agli stessi CTU?

Capisci perché gli avvocati hanno i loro CTP di fiducia che puntualmente consigliano ai propri clienti?

Beh, è il minimo che ci possiamo aspettare, non credi?

Tanti CTU e CTP non sentono la necessità di formarsi, di studiare, di aggiornarsi.

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Eppure sono ruoli delicatissimi, spesso il destino dei procedimenti giudiziari dipende appunto dall’operato dei consulenti tecnici.

Se ci pensi è incredibile!

CTU, CTP e Periti d’Ufficio che, molto maldestramente, cercano di trovare qua e là informazioni utili.

Questo atteggiamento da “occhio mariuolo” produce più danni che vantaggi.

Questo perché le informazioni “rubate” qua e là non si innestano in una struttura già esistente ma formano un unico groviglio senza né capo né coda!

Risultato per questi aspiranti CTU, CTP, Periti d’Ufficio?

Si autocondannano a terminare la loro carriera (avevo parlato di agnelli che vengono azzannati, ricordi? Bene, il concetto è lo stesso!)

Ed in questo settore, cosi ricco di opportunità, è davvero un peccato!

Ma quello dell’occhio mariuolo (ossia voler arraffare informazioni a destra e a manca) non è l’unico problema per chi vuole aggiornarsi e studiare in maniera seria la materia.

Ok, serve formarsi, aggiornarsi…

TUTTAVIA…

Non è sufficiente una generica formazione!

Serve anche che sia una formazione specifica per CTU, CTP, Periti d’Ufficio!

In Italia, abbiamo una formazione specifica per diventare cuochi, una formazione specifica per imparare a giocare a tennis, persino una formazione specifica per imparare a giocare a burraco! (e tante altre ancora…)

Ma, può sembrare incredibile,  non c’è nessuna formazione SPECIFICA per CTU, CTP, Periti d’Ufficio!

E’ vero, ci sono alcune Università che organizzano percorsi post laurea, master, ecc..

Ma, generalmente, sono costosi, scomodi da seguire e, soprattutto, pieni di contenuti accademici, pesanti da digerire e non immediatamente applicabili.

Oppure, l’alternativa è seguire corsi organizzati da Enti e Scuole di formazione, in aula o in modalità e-learning.

Peccato che questi Enti e queste Scuole insegnino un po’ di tutto, con credibilità pari a zero!

Puoi verificare tu stesso…

Uno stesso Ente o Scuola di formazione può arrivare ad organizzare anche 30 corsi contemporaneamente…

Ce n’è per tutti i gusti: corsi per Energy manager, corsi per responsabili della Sicurezza, corsi per progettisti CAD, ecc.

Nessuno di questi Enti o di queste Scuole si occupa specificatamente della formazione per consulenti tecnici giudiziari.

Per tornare agli esempi di prima, è come se una scuola per cuochi si mette ad insegnare anche tennis, burraco, giardinaggio, ecc.

Il loro motto è: “Tutto per tutti”.

Per loro è semplice: per ogni materia, basta mettere un “docente” in aula ( o davanti al PC quando fanno e-learning) a leggere un po’ di materiale raccolto qua e là.

Poco importa se questo “docente” nella sua vita ha fatto davvero quello che insegna! 😥

Risultato?

Lezioni mediamente ultra noiose!

Nella maggior parte dei casi, il “docente” si limita a leggere gli argomenti ed i paragrafetti del corso.

Applicabilità pratica degli argomenti? Zero!

Il docente non riesce a trasferirli all’allievo in maniera diretta.

Cosa intendo per maniera diretta?

Una cosa del tipo: “se capita A, fai B, evita di fare C, ecc.”.

E perché non riesce a trasferirli in maniera diretta?

Semplicemente perché, non avendo mai vissuto sulla sua pelle quelle situazioni, il docente non è in grado di insegnare “come si fa”.

E’ come andare a lezione di tennis da uno che ha appena acquistato la racchetta a Decathlon ed ha fatto qualche tiro di prova.

Tu ci andresti?

Credo proprio di no!

Bene, fin qui ti ho parlato del concetto di formazione specifica per CTU, CTP e Periti d’Ufficio.

Ma perché “immediatamente applicabile, passo- passo”?

Anche questa esigenza è nata dalle mie brutte esperienze nei vari corsi di formazione che ho seguito. Non ho mai trovato, infatti, qualcosa di immediatamente applicabile.

I programmi didattici dei corsi di formazione sono pieni zeppi di nozioni teoriche che difficilmente riesci ad applicare subito, appena terminato il corso: di solito, devi tornare a casa e ristudiare per cercare di rendere appplicabili quelle nozioni. Ho pensato, allora, di fare io questo lavoro per te: “masticare” le nozioni utili e renderle subito applicabili.

Ed in più, ho voluto renderle applicabili passo- passo: tutti gli argomenti saranno sempre presentati in maniera ordinata, logica, sequenziale; passo- passo, appunto.

Continua a seguirmi 😉

…e che sia un’ottima consulenza.

Michele Dimonte

PeritoinformaTM– La Guida Pratica per Consulenti Tecnici Giudiziari

4 commenti su “Formazione specifica per CTU, CTP: perché peritoinforma.com?

  1. Italo

    Bravo condivido tutto specie l’autoreferenziità dei corsi e master universitari ….

    Rispondi
  2. rita panusa

    Condivido quanto hai esposto nell’articolo!
    Ma avrei tante cose da aggiungere… ci vorrebbe un sacco di tempo!
    Sono un Architetto che ha interrotto la professione libera perchè nel 1998 l’Amministrazione del Comune dove ancora lavoro mi ha proposto di istituire l’Ufficio Condono Edilizio ma ad oggi, dopo un esperienza di quasi 20 anni in Comune ed un Corso-Concorso nazionale (nel 2013 finalmente mi hanno assunto… PART-TIME!!! ora sono Tecnico Istruttore direttivo al S.U.A.P.) mi vedo “costretta” ad accettare incarichi come CTU del Tribunale, MA CHE INCARICHI! Perizie che per la loro complessità durano anche più di un anno!! Gli Avvocati mi fanno sempre i complimenti… il Giudice invece, applica quanto stabilito dalla vigente normativa sulle nostre “tariffe da fame” non riconoscendo mai il lavoro svolto… Ora sto però impostando l’avviso di parcella in modo leggermente diverso… spero di raggiungere qualche risultato perchè se aspetto l’intervento del mio Ordine (che promette ma non fa) andrò in pensione senza gratificazione!!!
    Mi scuso per lo sfogo! Cercherò se mi sarà possibile intervenire con le mie problematiche risolte e non, in eventuale Forum del sito oppure dimmi tu…
    Grazie
    Rita

    Rispondi
    1. Michele Dimonte Autore del post

      Ti ringrazio Rita.
      Si, è vero, ci vorrebbe tantissimo tempo, perché l’argomento è molto vasto.
      E in più ci sono tanti lati della questione.
      Ad esempio… sugli onorari: è vero che (in alcuni casi) sono bassi; ma è anche vero che predispondendo l’Istanza di Liquidazione in un certo modo (come fai tu, BRAVISSIMA!) si migliora nettamente la situazione.
      Inoltre, i tanti errori commessi da CTU alle prime armi (ma anche da chi è in là con gli anni e gli incarichi) rendono problematico un eventuale approccio “al rialzo” che le Istitituzioni che ci rappresentano (hai citato l’Ordine) dovrebbero proporre ai Tavoli con le Istituzioni Giudiziarie e Politiche: in altre parole, è difficile fare la voce grossa se poi non si mette sull’altro piatto della bilancia una preparazione adeguata ed incarichi eseguiti alla perfezione (o, almeno, in modo da non arrecare problemi alla Macchina Giudiziaria). Ciò non toglie (e concordo con te) che in genere si riscontra una certa “lentezza” da parte delle Istituzioni che dovrebbero rappresentarci. Anzi, proprio gli Ordini professionali, il cui fine principale è quello di assicurare alla Collettività un’adeguata preparazione dei propri iscritti (e non la rappresentanza dei propri iscritti- demandata, più che altro, ad Associazioni e Sindacati) dovrebbero preoccuparsi di pù di tale tematica. E questa, per mia esperienza diretta, non sempre è un’esigenza avvertita in modo così forte come, a mio parere, meriterebbe.
      Detto questo, ti rinnovo i complimenti.
      Michele

      Rispondi
  3. Domenico Calesso

    Trovo molto interessanti tutte le affermazioni, con le quali peraltro concordo pienamente, soprattutto trovandomi in situazione analoga a quella descritta. Considerato il mio settore specifico (sezione balistica, armi e munizioni), che ancor maggiormente è caratterizzato da “insidie” derivanti dall’inesperienza procedurale a fronte di competenze tecniche indiscutibili e insindacabili , trovo utilissimo l’orientamento che viene offerto da questo blog. Condivido in pieno soprattutto la risposta al commento precedente.
    Grazie Dott. Dimonte, buon proseguimento e buon lavoro.

    Rispondi

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