Una guida CTU ed un Tom- Tom: strumenti per l’orientamento in territori sconosciuti…

By | Giugno 29, 2016

Guida CTUUna Guida CTU per aiutare passo passo i consulenti tecnici giudiziari nel loro cammino durante gli incarichi.

Era questo il mio scopo.

Una Guida molto simile ad uno strumento utilissimo…

Sicuramente lo hai già usato anche tu o l’hai visto usare almeno una volta.

Di cosa sto parlando?

Del navigatore satellitare! Il mitico Tom- Tom e tutti i suoi cloni (il Garmin, la app di Google Maps, ecc.).

Ogni volta che dobbiamo raggiungere un posto che non conosciamo o, magari, un posto in cui siamo stati un po’ di tempo fa e per il quale facciamo fatica a ricordare la strada giusta, impostiamo  questo magico aggeggio e via: semplicemente, non ci pensiamo più.

Ci lasciamo guidare.

Addirittura,  molti lo usano anche quando vanno in un posto che già conoscono: vogliono potersi godere il viaggio e, quindi, non vogliono sprecare risorse mentali per decidere, di volta in volta, dove svoltare.

Ma prima che inventassero il Tom- Tom, prima dell’avvento di Google Maps, come facevamo?

Beh, bel casotto…

Prima dell’avvento di questi straordinari strumenti, quello che facevamo era:

  • consultare le planimetrie, i tuttocittà, gli stradari (ne ho ancora uno di quei libroni gialli con tutte le strade d’Italia…e mi rendo conto di come passano gli anni);
  • chiedere consigli a chi era già stato in quel determinato posto che dovevamo raggiungere: di solito erano commessi viaggiatori, agenti di commercio, ecc.

Quando consultavamo le planimetrie quello che dovevamo fare era, nell’ordine:

mappe

  • Cercare e trovare la città ( o il paese) da raggiungere;
  • Scorrere, con il dito, il percorso a ritroso fino alla nostra città;
  • prefigurarci nella mente cosa sarebbe successo ai vari snodi importanti.

Specie quando dovevamo raggiungere un paesino piccolo, sapevamo già che non avremmo trovato segnali con indicato il suo nome: ai vari snodi avremmo trovato soltanto indicazione delle città più vicine.

Perciò dovevamo conoscere la zona e le città più importanti in quella zona; e non solo i capoluoghi di provincia. Anche le cittadine più vicine!

In alternativa o in sinergia, utilizzavamo un altro approccio: quello di chiedere consigli a chi già era stato in quel posto.

domandare

Ricordo un uomo sulla sessantina che vendeva abiti per signore un po’ “rotonde”: era un venditore ambulante con il suo bel furgoncino che, nella sua quarantennale attività, aveva girato in lungo e in largo i mercatini della Puglia, della Basilicata, della Campania.

Era lui il mio oracolo, tutte le volte che dovevo raggiungere un paesino strano chiedevo aiuto a lui …

All’epoca, per mantenermi agli studi, facevo il venditore di contratti telefonici e, a volte, dovevo raggiungere qualche strano paesino per parlare con il cliente di turno.

Franco, era questo il suo nome, riusciva quasi sempre a darmi buone informazioni, ma un giorno mi resi conto che non poteva bastare.

Un cliente mi aveva chiesto di raggiungerlo per le 21, perché prima non poteva; viveva in un paesino in Basilicata, al confine con la Puglia, all’interno di un fitto bosco.

Avevo chiesto consiglio a Franco e, come ogni volta, mi aveva dato informazioni preziose su come raggiungere quel paesino e come muovermi una volta arrivato al bosco.

Mi misi in viaggio fiducioso, come sempre, che avrei trovato la destinazione.

Ma, purtroppo, l’imprevisto era dietro l’angolo: c’erano dei lavori in corso e dovevo fare una deviazione di circa 20 km!

Provai a chiamare Franco ma mi disse che mancava da vent’anni da quella zona e che non poteva consigliarmi sulla nuova deviazione.

Ero nei guai.

Inutile dirti che riuscii a trovare la strada solo dopo un paio d’ore, anche grazie alle indicazioni che mi dava il cliente, che nel frattempo avevo contattato; quando arrivai a destinazione, però, era talmente imbufalito che non volle sentir ragioni: niente, non ci fu verso, dovevo tornarmene a casa.

Ed allora trassi l’unica cosa buona da quella situazione: mai più mi sarei fidato ciecamente dei consigli.

Ne avrei tenuto conto, certo, ma sarei stato molto più attento nel metterli in pratica.

Scarica GRATIS il Dizionario del Consulente Tecnico Giudiziario

Ricevi anche un BONUS: un file editabile per il calcolo compensi CTU.

CLICCA QUI (o sull’immagine del dizionario) per scaricarli.

In realtà,  anche utilizzando le planimetrie il problema delle deviazioni per lavori in corso non poteva essere risolto: non si poteva mai essere sicuri!

Le planimetrie sono inaffidabili per tre motivi:

  • perché non puoi mai essere sicuro che siano aggiornate;
  • perché non considerano gli imprevisti (ad esempio, deviazioni per lavori in corso) ;
  • perché non possono mai darti il livello di dettaglio di un navigatore che, invece, ti guida passo passo fino sotto il portone che stai cercando!

Fino a quando non hanno inventato il navigatore, non avevamo mai la piena certezza di poter giungere in tempo utile ad un appuntamento (oltre al rischio di perder tempo e carburante nel fare strade inutili).

Ora, basta inserire quello che vogliamo ed abbiamo la certezza di giungere a destinazione, in perfetto orario.

Quando ho creato la guida CTU PeritoInforma TM è stata proprio questa l’idea di base: costruire una guida CTU passo-passo, ossia il Tom Tom  per i  consulenti tecnici giudiziari.

Mi ero reso conto della straordinaria analogia tra le due situazioni:

  • le planimetrie e gli stradari somigliavano ai libri per CTU ed alle informazioni raccattate qua e là, magari su Internet;
  • i consigli dei commessi viaggiatori somigliavano ai consigli dei colleghi più anziani (che magari non avevano mai svolto quel tipo di incarico) e alle relazioni, trovate in giro,  da copiare/ incollare.

E, in analogia, c’era lo stesso problema:

  • il rischio di utilizzare informazioni non più valide, non più aggiornate esattamente o non adatte alla propria situazione particolare.

Proprio per questi motivi, ho pensato che

  • la guida CTU doveva essere completa, cioè con tutte le informazioni aggiornate;
  • la guida CTU doveva essere del tipo “passo passo”; esattamente come un navigatore, doveva dettare, per filo e per segno, cosa dovevo fare; non dovevo aver bisogno di interpretare una “planimetria” o un consiglio di un altro collega!
  • la guida CTU doveva essere pratica; doveva darmi le informazioni necessarie…e solo quelle, senza perdersi in argomenti accademici ed inutili.

Ho fatto da cavia, l’ho utilizzata su di me, ed ora voglio condividerla.

Occhio! Si chiama Guida CTU ma è progettata per essere d’ausilio anche ai CTP, ai Periti d’Ufficio e per saper condurre in maniera efficace le CTU conciliative.

…e che sia un’ottima consulenza.

Michele Dimonte

PeritoInForma TM– La  Guida Pratica per Consulenti Tecnici Giudiziari

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *